Attenzione, il seguente scenario fa riferimento a puntate di Deep Space Nine inedite in Italia.
Nel 2377 il Quadrante Alpha è ancora testimone di una guerra: le forze congiunte dei Fondatori e dei Cardassiani combattono contro la Federazione ed i Klingon una battaglia che, seppur senza enormi distruzioni, dura ormai da anni.
I tempi cominciano a stringere per le forze provenienti dal Quadrante Gamma: i Fondatori sono stati ammalati dalla Divisione Speciale di Sicurezza (Sezione 31) della Federazione e le loro condizioni peggiorano, ormai, di giorno in giorno. Urge trovare un modo per cambiare volto alla guerra o trovare l'antidoto al virus, ed il Dominio formula un piano...
Improvvisamente, lungo il confine Klingon, una flotta di navi Breen irrompe e tenta di sfondare verso il cuore dell'impero: Qo'Nos.
Di fronte all'attacco inatteso del nuovo nemico, i Klingon immediatamente radunano le proprie forze per difendere i loro confini ed il loro territorio, dando quindi al Dominio la possibilità di attaccare con tutta la sua flotta i territori della Federazione, puntando ad uno dei suoi pianeti fondatori: la Terra, nel Settore 001.
Di fronte all'intera flotta di navi Jem'Hadar, senza l'ausilio dei Klingon, la Federazione non riesce a fermare l'avanzata del nemico ed ogni resistenza si dimostra inutile. Le navi del Dominio si avvicinano pericolosamente ad una Terra le cui difese crollano senza riuscire a fermare il nemico, quando improvvisamente, nella sua sede su Cardassia, il rappresentante dei Fondatori nel Quadrante Alpha sviene e crolla al suolo, non più capace di sostenere la debilitazione arrecata dalla malattia diffusa dai servizi segreti della Federazione. Weyoun, il suo Vorta, allo scopo di salvare la vita all'essere che per lui è un dio, immediatamente comanda la ritirata attraverso il tunnel di tutte le navi del Dominio rimaste a protezione del Fondatore e lo riporta nel suo pianeta natale, sperando di poterlo salvare in qualche modo.
La guerra sta improvvisamente per cambiare faccia: Cardassia da sola non potrà certo opporsi alle forze congiunte della Federazione e dei Klingon, e senza il Dominio, i Breen probabilmente si ritireranno dalla guerra così come vi sono entrati.
Sarà la fine di Cardassia.
Questi sono i pensieri che albergano nella mente di Gul Dukat quando comanda tutte le navi cardassiane di dirigersi verso il Settore 001 approfittando del varco aperto dai Jem'Hadar: prima che tutto sia perso... un ultimo assalto potrebbe concludere la guerra!
Le navi dell'Unione si dirigono rapidamente verso la Terra, e riescono ad assediarla con facilità.
Sono pronte a far fuoco all'ordine di Dukat, che tuttavia esita.
Con il dito pronto sull'interruttore che comincerà la devastazione del pianeta fondatore della Federazione Unita dei Pianeti, la mente di Dukat torna a Cardassia: con questo attacco, il suo suolo natio è rimasto indifeso. Dopo che avrà distrutto la Terra, i Klingon e le restanti navi federali non perderanno un istante a vendicare il loro alleato razziando e distruggendo Cardassia e tutti i territori da lei conquistati durante la guerra prima del ritorno della flotta di Dukat, che, parzialmente debilitata dalle poche difese opposte dalle navi federali, subirà sicuramente la stessa fine.
I Fondatori moriranno per la loro incurabile malattia, la Federazione verrà distrutta dai Cardassiani, e lui e la sua terra lo saranno dai Klingon.
«Mio Gul, che succede?» domanda il primo ufficiale della Kamari, l'ammiraglia della flotta cardassiana.
Il capitano si volta e, con una voce mai così calma, risponde al suo ufficiale.
«Un vero guerriero sa riconoscere il momento giusto per porre fine ad una guerra. Aprite un canale con il comando della Flotta Stellare.»
Sullo schermo della Kamari appare il volto del presidente della Federazione, nei cui occhi la rassegnazione alla prossima morte lascia posto allo stupore non appena Dukat parla e pone le condizioni per la stipulazione di un armistizio.
A Cardassia verranno riconosciuti i territori di confine vinti durante la guerra, verrà fornito l'antidoto per la malattia che è stata diffusa tra i Fondatori, e la Federazione non attraverserà mai più il tunnel diretta verso il quadrante Gamma.
Tutte le truppe rientreranno nei propri territori, klingon, federali e cardassiani.
In caso di non accettazione delle condizioni, la Terra verrà distrutta.
«Le mie navi sono pronte ad aprire il fuoco ad un mio comando e così rendere la vostra Terra inabitabile per i prossimi cinquecento anni.»
«Se apre il fuoco, Dukat, anche voi e Cardassia sarete distrutti, lo sa?» replica il presidente della federazione.
«Non lo metto in dubbio.- risponde Dukat fermo ed impassibile -A voi la scelta.»
Le condizioni vengono accettate, e la guerra ha fine senza veri vincitori, ma con i Cardassiani vincitori morali.
I Fondatori ricevono la cura alla loro malattia dai Cardassiani e si ritirano nel quadrante Gamma.
Presso i Klingon si comincia a diffondere del malumore, per non essere i vincitori, e quindi essere i perdenti, nella guerra appena conclusasi.
I Romulani, sventata la minaccia del Dominio, ritornano al pattugliamento dei loro confini e a freddi rapporti diplomatici con le altre forze del quadrante.
Cardassiani e Federali riprendono ad occuparsi del mantenimento dei loro territori e la ricostruzione dopo i danni della guerra.
Sono passati quasi tre anni, siamo nel 2380 e la guerra è un ricordo vivo ma che sta cancellandosi grazie alla ricostruzione... è tempo di riprendere l'esplorazione dello spazio!