[Left background][Right background]
Main
Informazioni
Ruoli e figure
Regolamento
Netiquette
Il gioco
Iscriviti
Flotta
Scenari di gioco
Racconti
Data Astrale
Webzine
Scriveteci!
Credits e ringranziamenti
Links e banners
Chat degli Universi
Mappa del sito
Licenza
[DEJA-VU]

Deja-vu

di Chris Heaven

Jorgos si rigirò nuovamente nel letto.

Sentiva i muscoli delle gambe tesi e non riusciva a stare fermo.

"Cosa c'è che non va?" chiese la voce femminile proveniente dalla donna coricata al suo fianco.

Kosmos accarezzò il collo ossuto della cardassiana "Niente Zayla...niente di grave..."

Lei inarcò la schiena e lui osservò le splendide forme, poi si soffermò sugli occhi della donna
"...sono solo un po' nervoso..." concluse.

Zayla sorrise " Non mentirmi Jog...non ci riesci mai..." gli sfiorò il torace con un dito "cosa ti sta gironzolando in quel cervello umano?" gli chiese con una punta di ironia.

Kosmos la abbracciò tirandola verso di se con vigore "Dovrei essere tranquillo...sono in vacanza da alcuni mesi, eppure qualcosa non va..."
Sentiva le labbra della cardassiana accarezzare il suo collo "Di nuovo incubi?" gli chiese comprensiva.
"No..non è quello..."rispose misterioso.

Non si trattava di nuovo degli incubi sui borg, anzi, Jorgos non sognava i borg da parecchi mesi, ma si trattava di squarci di una vita che sembrava non appartenergli.
Lui era Jorgos Theseus Kosmos, proveniente da una diversa linea temporale, non era lo Yorgos Kosmos che era stato Capitano della USS Princess ed era morto più di un anno prima. Eppure da alcuni mesi aveva dei flashback che non gli appartenevano, degli squarci di vita che non erano suoi, non facevano parte dei suoi ricordi.

Erano cominciati poco alla volta con brevi lampi, poi sempre più frequenti e precisi, non poteva più trattarsi di una coincidenza.

Si mise a sedere e si passò le mani sulla barba, era ispida, ma da quando si era congedato non aveva nemmeno voglia di radersi, era diventato molto pigro e poteva vedere un accenno di pancetta "Oddio..il morbo dei 'comandanti...'" pensò riferendosi al fatto che il 90% dei comandanti e capitani tendeva ad ingrassare.

Zayla si stirò "Non hai intenzione di dormire eh?" gli chiese guardandolo alzarsi.
Kosmos si avvicinò alla finestra "Non ci riesco..."
"E non vuoi nemmeno farmi un po' di compagnia?" aggiunse la bella cardassiana.
Jorgos la guardò in tutto il suo splendore "Non è da me rifiutare un'offerta del genere Zayla, ma devo fare alcune cose ora...scusami..."
Lei fece il broncio e si voltò cercando di prender sonno, Kosmos indossò i suoi abiti civili e si avvicinò al replicatore
"Computer, una tisana di melissa betazoide, calda, molto dolce..."

il replicatore materializzò immediatamente la tazza contenente la bevanda che Kosmos sorseggiò avvicinandosi al terminale del computer.
Digitò un codice di accesso e attese che sullo schermo apparisse il simbolo della Flotta Stellare.
"Computer vorrei contattare la Dottoressa Sara Geller, base scientifica M'benga...."

Alcuni istanti dopo apparve sul monitor il volto di una donna di colore "Jorgos...a cosa devo questa chiamata?" chiese la donna evidentemente stupita. Da quando Kosmos aveva acquistato un vecchio cargo e si era messo ad esplorare il quadrante, aveva tagliato fuori molta gente dalla sua vita e Sara era una di queste.

"Sara..ho bisogno del tuo aiuto..."
"Jog mi spaventi un po'..." rispose lei sincera
Kosmos sorrise "No, nulla di grave, ho bisogno di un parere medico e tu sei una delle poche persone di cui mi fidi ciecamente..."
La Dottoressa Gellar ricambiò il sorriso "Non so se è un complimento o se mi sto mettendo in trappola da sola...ma sono a tua disposizione Jog..."
Kosmos schioccò un sonoro bacio verso il monitor "Sei un tesoro Sara...sarò sulla base entro domani..."
La donna scosse la testa "Ci vediamo domani Jog...Gellar chiudo.."

Sul monitor ritornò il simbolo della Flotta Stellare.
"E così parti?" chiese la voce di Zayla.
"Credevo dormissi..." rispose lui
La donna era di fronte a lui coperta dal lenzuolo "Come posso dormire con la puzza che emana questa tisana..." mormorò lei sedendosi sulle sue gambe e spostando con un dito la tazza sul tavolino.
Kosmos rise "Si, devo partire Zayla, devo capire alcune cose importanti della mia vita...ma tornerò..."
"Non ti credo..." rispose lei "...ma almeno fino a domani mattina non mi importa" disse prima di costringerlo a tornare nel letto.



Cargo Flaxiano Maguaraj , 12 ore dopo.

"Qui incrociatore cardassiano Kazen a Cargo Flaxiano, preparatevi ad un abbordaggio di controllo.." disse la voce del Legato Cardassiano.
Kosmos digitò alcuni comandi sulla consolle e fece apparire sul monitor il volto del cardassiano
"Qui Jorgos T. Kosmos del Cargo Flaxiano Maguaraj, questa è una nave privata e ho tutti i lasciapassare della Federazione, non sono in spazio cardassiano e quindi non avete nessun diritto di abbordare..."

Il Cardassiano gonfiò le due protuberanze del collo piuttosto innervosito

"Umano, sono il Legato Saral, non sono interessato ai lasciapassare federali, preparati all'abbordaggio, non ripeterò di nuovo questo ordine..."

Kosmos non era per niente spaventato anche se reggere il confronto con un incrociatore cardassiano non era facile "Legato Saral, sono un ufficiale della Flotta Stellare e la sua è un'evidente violazione del trattato di non belligeranza, potrebbe portare a conseguenze..." il cargo tremò.
La nave cardassiana aveva sparato un colpo con i disgregatori a pochi metri dal cargo.
"Come ho detto...preparatevi all'abbordaggio..." concluse Saral sorridendo.
Kosmos lo guardò dritto negli occhi "Allora vuoi il gioco sporco..."

Digitò velocemente alcuni comandi "Computer alza gli scudi, manovra evasiva delta 2"

Il Cargo cercò di disimpegnarsi dall'incrociatore che immediatamente alzò i suoi scudi e lo prese di mira con i disgregatori. La piccola nave da trasporto tremò di nuovo
=^= Scudi al 75%=^= comunicò la voce del computer
"Computer punta i phaser sulle bocche dei disgregatori dell'incrociatore cardassiano, fuoco a volontà"
Raggi phaser partirono dal cargo colpendo gli scudi dell'incrociatore senza infliggere grossi danni.
"Dannazione!" Kosmos colpì con il palmo della mano la consolle.

Un altro contraccolpo fece fuoriuscire scintille da uno dei pannelli
=^= Scudi al 52%=^=
"Computer convoglia tutta l'energia sugli scudi...manovra evasiva Alfa 4, Delta 6...correzione di rotta random ogni 15 secondi..."
La piccola nave cominciò una serie di manovre a zig zag.
Un altro disgregatore li colpì
=^= Scudi al 44%=^=

La situazione non era delle migliori, gli scudi stavano cedendo e il cargo non aveva la manovrabilità di un runabout federale e tantomeno non aveva le stesse armi a disposizione.

L'unica possibilità era cambiare le regole.

"Computer individua una sacca di saridium nelle vicinanze"
=^= Saridium individuato su rotta 451.2 =^=

"Traccia una rotta verso la sacca a massima velocità..ora!"
Sentì il cargo quasi balzare in avanti mentre aumentava la velocità al massimo.

Un contraccolpo.
=^= Scudi al 32%=^=
"Computer convoglia tutta l'energia agli scudi di poppa"
La luminosità dell'abitacolo diminuì visibilmente.

=^= dieci secondi all'ingresso nella sacca di saridium =^=

"Bene, vediamo ora come ve la cavate...."
La nave entrò nella sacca di saridium e tutti i sensori vennero disturbati.

"Arresto totale!" ordinò Kosmos.

Il cargo si fermò.
La nave cardassiana sarebbe entrata nella sacca in pochi secondi, doveva agire in fretta.

"Computer punta i phaser nel punto di maggior concentrazione di saridium e tieniti pronto a far fuoco al mio segnale"
=^= Tattica sconsigliata, il saridium...=^=
"Computer esegui!" lo interruppe Kosmos "odiosi questi computer..."

Vide la nave cardassiana entrare nella sacca, non lo avevano individuato in arresto totale, i sensori erano disturbati dal saridium e sarebbe stato difficile trovarlo lì in mezzo..almeno per qualche minuto.

"Computer pronti ad attivare la curvatura e a portarci fuori di qui appena dopo aver fatto fuoco...ADESSO!"
Un raggio phaser partì dalla prua del cargo e colpì il centro della sacca appena a pochi chilometri dalla nave cardassiana, i motori a curvatura si lamentarono ma scattarono in avanti...pochi istanti prima che il saridium si incendiasse e colpisse la nave cardassiana.

Kosmos si rilassò sulla poltrona da pilota.
"uffff........"

si passò una mano tra i capelli "Computer, stato della nave cardassiana?"

=^= Danni al 78% dello scafo, scudi scesi al 10%, danni ai motori...=^=
"Ok...va bene..ne avranno per un po'...computer traccia la rotta per la base M'Benga...attivare!!!"



Base M'Benga 6 ore dopo.

"Ne sei sicura?" Kosmos scese dal lettino dell'infermeria e guardò l'amica negli occhi.
Sara Gellar allargò le braccia "Jorgos, ti ho detto quello che so...non è il mio campo d'azione...io non mi occupo di queste cose, ma credo proprio di non sbagliarmi..."
Kosmos le si avvicinò "Quindi non rilevi in me nessuna traccia quantica diversa..."
La dottoressa scosse la testa "No, ma questo non vuol dire molto, restando nella nostra linea temporale, hai cambiato pelle con il tempo, hai mangiato cibo di questa linee e tante altre cose, piano piano il tuo organismo si è adattato e ora non è più possibile distinguere la tua traccia quantica da quella di una persona di questo universo..."
"Oppure...?" la incalzò lui.
"Oppure non è mai stata diversa..." continuò la dottoressa ma poi sospirò "ma te l'ho detto, non posso esserne totalmente sicura..."
Anche Kosmos sospirò "Ti ringrazio comunque Sara..sei un'amica..."
"Non conosci qualcuno più adatto di me a capire queste cose?Ci vorrebbe un buon medico..."

Jorgos si passò una mano tra i capelli come faceva sempre quando era sotto pressione "Si, ma qualcuno non troppo legato alle procedure federali e che possa farmi un favore..."

Sara prese un d-padd e richiamò un file del personale medico della Flotta Stellare, poi lo porse a Kosmos che guardò la foto "Che ne dici di lui?" chiese all'amico. Jorgos guardò la foto "Non so se sarà disposto ad aiutarmi, ma posso provarci..."





Kosmos non aveva idea se la persona che stava cercando l'avrebbe aiutato oppure no, era passato troppo tempo dall'ultimo loro incontro, o meglio dall'incontro con il Kosmos di quella linea temporale. Eppure a Jorgos sembrava di aver incontrato quell'uomo e non nel suo universo, ma in questo.

Lo vide da distante, non era affatto cambiato...o meglio da quello che gli pareva di ricordare...ma perché ricordava?
"Balms?" lo chiamò.
Il dottore Lionel H. McChloe si voltò verso di lui "Jog?", un sorriso si dipinse sul suo volto, poi fece una strana smorfia con il naso e si accigliò "Mi avevano detto che un Kosmos era vivo...ma tu quale sei?" chiese.
Kosmos sorrise "Quello vivo direi...".
Risero entrambi e si abbracciarono.
Quando si staccarono McChloe lo guardò "Ma aspetta...se tu sei il Kosmos di una realtà temporale diversa, vuol dire che anche nella tua linea temporale c'è un McChloe e che siete amici anche voi due.." scosse la testa "queste cose spazio-temporali mi fanno sempre venire mal di testa".
Jorgos si mise a sedere nello studio medico del dottore "Non lo so...Balms...non lo so..."

Si appoggiò entrambe le mani sulla fronte "Mi sembra di impazzire, io sono il Kosmos di una linea temporale diversa da questa, non sono mai stato Capitano della USS Princess...eppure ho dei ricordi che stanno venendo a galla...esperienze che non ho mai vissuto...che ha vissuto il Kosmos morto sulla base di Laguna"

In modo molto professionale McChloe prese un tricorder e lo passò vicino alla testa di Kosmos "hmmm...e questo ti succede di frequente?" chiese con tono un po' preoccupato.
"Ultimamente si...i flashback aumentano...sto ricordando molte cose...troppe..." rispose Jorgos "sono andato da un'amica...la dottoressa Sara Gellar...mi ha detto che c'è una possibilità..." non concluse la frase e McChloe lo fece per lui "...che tu non sia mai stato il Kosmos proveniente da una linea temporale diversa.."
Kosmos annuì.
Il dottore si allontanò e iniziò a digitare dei comandi su una consolle "Devo sottoporti ad alcuni esami...non sarebbe una cosa regolare...tu sei un ufficiale della Flotta Stellare e dovrei contattare il comando..."
Kosmos lo guardò e il dottore sorrise "...ma d'altra parte...le regole sono state create per essere infrante".




Base di Laguna

I Rajak stavano spingendo Kosmos, Frost e Ad'har senza troppi complimenti verso la sala del reattore della base.
Bisbigliando per non richiamare l'attenzione dei brutali Rajak, gli ufficiali della Princess cercavano
qualche buona idea per organizzare la loro fuga.

" Signor Frost, dobbiamo cercare di reagire. Non possiamo permettere che Aaronn venga portato via
o ucciso dai suoi simili. Ha qualche idea ? " - chiese Kosmos al suo ufficiale della sicurezza.

" Ci stavo pensando, Signore. Ma non vedo altra scelta che una soluzione di forza.
Quel reattore non ci concede molto tempo per pensare ..... "

" Ok ... allora facciamo cosi' . Noi due cercheremo di fare un po' di confusione, sperando che quei
Rajak siano più' stupidi che forti. Approfittando del trambusto Ad'har cercherà' di portare via Aaronn .... "

" Si ..ma dove ? "

" Beh .... prima , passando, ho notato un nostro scaltro amico blu nascosto dentro una conduttura ...... "

Kosmos cercò di parlare ai guerrieri. I Rajak gli ricordavano i Klingon, ma molto più aggressivi e meno legati al concetto di onore. Il guerriero Rajak lo spinse con violenza, poi prese una pistola simile ad un phaser e sparò ad Ad'har, a Frost e infine rivolse il raggio verso di lui. Kosmos si gettò a terra cercando di fare una capriola per rialzarsi, ma sentì il raggio bruciare sul suo braccio. Il plasma ardeva come lava e gli sembrava che il braccio gli si fosse staccato dal resto del corpo.

Con la coda dell'occhio vide Kalt Winter e un raggio teletrasporto portarlo via, era da solo.

Colpì con entrambi i piedi il guerriero più vicino mentre si gettò sulla consolle del teletrasporto merci che era nella sala macchine. Il reattore stava per esplodere, doveva calcolare la distanza dalla Princess per potersi teletrasportare.
Il secondo guerriero lo aggredì alle spalle e lo scaraventò contro il muro. Il braccio era pesante ed inutile. Jorgos lo colpì con la testa nello stomaco. Gli sembrò di aver colpito una parete di metallo, ma il guerrierò si piegò in due.
Aveva pochi secondi per gettarsi sulla pedana del teletrasporto. Saltò...

BUIO

ANCORA BUIO
POI UNA LUCE.

Vide il volto di una donna, una ragazza bionda

"Sharana..."mormorò Kosmos trovando strano il suono della sua voce.
Cosa era successo?Dov'era?Non ricordava nulla.
"Dove sono?" chiese.
La ragazza gli accarezzò i capelli.
"Sei in infermeria amore..." rispose la bionda.
"Sono...ferito?" chiese Jorgos.
Lei annuì "Si...la USS Appalachia è stata attaccata dai Borg, ti abbiamo tirato fuori da lì all'ultimo momento con un teletrasporto di emergenza..ricordi?"
Kosmos scosse la testa "Ero su una nave della Flotta Stellare? Ricordo una stazione...ma ricordo anche una nave...ero seduto al comando..."
Lei sorrise "Tu al comando?Ma Jorgos, tu sei un ufficiale scientifico...non è possibile...quando ti hanno teletrasportato eri alla consolle dei sensori..."

Kosmos si portò una mano al volto "Non ricordo...è tutto così strano...sono confuso..."
La ragazza gli posò un dito sulla bocca "Non preoccuparti...ora riposa..io tornerò tra poco..." si alzò e uscì dalla stanza mentre Jorgos chiuse gli occhi.

Appena fuori dalla stanza Sharana riprese il suo aspetto, i capelli biondi diventarono corvini e le orecchie divennero a punta "Allora?Come sta?" chiese un soldato
"E' confuso" rispose la ragazza "ma riusciremo ad alterare i suoi ricordi abbastanza da fargli credere quello che vogliamo...crede comunque che io sia la sua amante..."

Il romulano annuì "La Tal Shiar sarà contenta..."
Un secondo romulano più anziano intervenne nel discorso "Sharana...è vitale che Kosmos creda di essere il Kosmos di questa linea temporale..."
"Senatore Parlek...ne sono pienamente consapevole" rispose secca la ragazza "ma non voglio trasformarlo in un auroto (* zombie in romulano), deve ricordare lentamente e convincersi di essere chi noi vogliamo che sia".
Il Senatore si voltò "La fortuna ci ha sorriso, quell'uomo è apparso dal nulla sulla base di Laguna che abbiamo conquistato da qualche mese. I rapporti dei nostri uomini dicono che farfugliava qualcosa riguardante un'esplosione...crediamo che un incidente al reattore della base nella sua linea temporale e un teletrasporto l'abbiano scaraventato qui da noi...".
Sharana sospirò "E quindi per noi sarà facile sostituirlo con il Kosmos che è appena morto e farlo lavorare per l'Impero Romulano..."
"Si ma dobbiamo fare in fretta..i ricordi devono essere impiantati il più in fretta possibile...la Flotta Stellare cercherà Jorgos Kosmos e non possiamo trattenerlo a lungo...il Dottore si occuperà dei ricordi..."
Sharana si accigliò "Ma è un procedimento lungo...se i ricordi vengono inseriti troppo velocemente, possono anche sparire velocemente e portare il soggetto ad uno sdoppiamento di personalità e...pazzia..."
Il Senatore la guardò negli occhi "Non ci interessa cosa accadrà dopo...o per caso l'umano ti affascina Sharana?"
La ragazza fece una smorfia "Un umano?Non è possibile Senatore Parlek..."



Due settimane dopo Kosmos era in grado di camminare lentamente per l'infermeria ma non capiva perchè non poteva uscire da quel posto. Ovviamente non immaginava nemmeno lontanamente di essere sul ponte ologrammi di una nave romulana e che la dolce Sharana non era altro che la sua carceriera. Per lui era Sharana, la donna che amava da un anno e che aveva conosciuto su Risa.
"Come ti senti oggi?" gli chiese la bionda.
Lui la attirò a se e la baciò con passione, la donna per qualche istante rimase tesa, poi si rilassò e ricambiò il bacio "Come ti sembra che mi senta?" rispose Kosmos quando le loro bocche si staccarono. La donna sorrise "Mi pare perfettamente bene...ma credo che ci voglia un'ulteriore prova...". Si baciarono nuovamente.
"Senatore Parlek" disse il romulano che osservava la scena dal dietro dello specchie posto nella finta infermeria "mi pare che Sharana si stia lasciando coinvolgere un po' troppo..."
"Sei geloso Tirak?" insinuò l'anziano romulano.
"No signore...ma non mi pare che il comportamento di Sharana sia...regolare..."
Il senatore annuì con un gesto del capo piuttosto lento "Si..hai ragione...se si rivelerà un problema...eliminala".

In quell'istante la nave sobbalzò "Che succede?" chiese il senatore.
Tirak comunicò con la plancia della nave "Ci stanno attaccando, sono...i Borg!"

Il cubo borg voleva assimilare la nave romulana, ma l'Impero non era di certo pronto ad arrendersi. Il fuoco del vascello romulano si fece intenso e colpì più volte il cubo, senza provocare danni, li avevano individuati con l'occultamento inserito, come potevano non aver trovato anche un modo per adattarsi alle loro armi.

Jorgos sentì la seconda scossa "Cosa succede?" chiese alzandosi dal letto.
Sharana lo afferrò per un braccio "Non preoccuparti...se la caveranno anche senza di te.." rispose.
Ma un'altra scosse lo fece quasi cadere "Siamo sotto attacco..perchè non suona l'allarme rosso?" .
Poi il suo sguardo si posò su un muro, sembrava che il muro stesse sparendo e sotto poteva vedere una griglia gialla e nera.
"Siamo su un ponte ologrammi!" urlò voltandosi verso la donna "Cosa diavolo sta succedendo?" le chiese afferrandola per entrambe le braccia. Un'altra scossa.
L'infermeria sparì completamente e si trovò in una stanza nera con griglia gialla. Aveva ragione, era su un ponte ologrammi e...Sharana...era una romulana. I capelli biondi erano spariti lasciando il posto al caschetto nero. I tratti del viso erano gli stessi, ma era una romulana.
La donna indietreggiò spaventata dallo sguardo di Kosmos e portò la mano al comunicatore "Comandante Sharana a plancia..che sta succedendo?"
Una voce coperta da scariche di statica rispose "I borg comandante..ci stanno facendo a pezz...ssss...zz...."
"Chi sei tu?" le chiese Kosmos parandosi davanti. La romulana scosse il capo "non ora, i borg stanno cercando di assimilarci, dobbiamo scappare" lui la fermò "E' un altro trucco?Tu chi sei?"
"Non ora Jorgos...non ora ti prego..fidati di me.."
Lui la guardò negli occhi, fino a qualche istante prima era stata la donna che lui amava e in quegli occhi di romulana vedeva ancora quella scintilla. Non si fidava di lei ma decise di tentare. Uscirono nel corridoio.
Erano su un falco da guerra romulano, la luminosità era bassa e i colori verdastri. Iniziarono a correre.
Sharana impugnava un disgregatore, lui era disarmato.

"Dobbiamo raggiungere una navetta di salvataggio" disse lei senza smettere di correre.
Poi improvvisamente si fermò...davanti a loro c'era un drone borg
"La resistenza è inutile, voi verrete assimilati..." disse il drone con voce priva di emozioni.
Sharana sparò e il drone cadde. "Col cavolo!" rispose usando una delle espressioni umane che aveva imparato stando al fianco di Jorgos in quelle settimane.Ripresero la loro corsa, ma appena voltarono l'angolo trovarono un altro drone borg.
Doveva esser stato un andoriano, si vedevano resti di pelle azzurra in mezzo agli innesti meccanici. Roteava il braccio con punte affilate e puntava su Kosmos e Sharana un occhio con una luce rossa.
La romulana sparò, ma questa volta il raggio del disgregatore si infranse su uno scudo personale del drone. Evidentemente si erano adattati.
"La resistenza è inutile..." disse anche questo drone. Sharana gli saltò addosso e lo colpì con forza costringendolo ad indietreggiare. "Scappa!!!" urlò a Kosmos, ma Jorgos non voleva lasciarla morire. La donna venne sbalzata contro il muro dal drone che si voltò verso Kosmos giusto in tempo per ricevere un calcio in pieno volto.
Con le mani unite colpì il drone alla schiena e allo stomaco. Ma le braccia vennero bloccate da una mano biomeccanica. Un altro drone era arrivato dietro di loro.
Spinse Kosmos contro il muro, proprio di fianco a Sharana. La donna aveva il primo drone praticamente addosso e filamenti metallici le stavano entrando sotto la pelle da una mano del borg...la stava assimilando.
"Jorgos..." mormorò Sharana, lui la guardò "io...ti amo..."
In quell'istante anche Kosmos sentì le fibre metalliche impadronirsi del suo corpo...sentiva la vita scorrere via e il suo corpo cambiare "No io sono Jorgos Kosmos...Capit...Comandante della Flotta Stellare...io sono Jorgos Kosmos "urlò con tutto il fiato che aveva in corpo "io sono...Jor...gos....Kosmos...io...sono...3di5!".



Urlò e urlò ancora fino a che non vide il volto di McChloe davanti a lui
"Calmati Jog, calmati è tutto finito!!!" disse il dottore tenendolo per le spalle e iniettandogli un leggero sedativo.
Jorgos sospirò poi sospirò ancora cercando di riprendere una respirazione regolare. Guardò il suo corpo, era umano, completamente umano.
"Mio...Dio..." mormorò portandosi le mani al volto "era...tutta un'illusione...io non sono mai stato Jorgos Kosmos ufficiale scientifico...sono stato imbrogliato!"

Raccontò tutto a McChloe, gli raccontò di Laguna, dei Romulani, di Sharana...dei Borg.
Il dottore gli passò un padd "Questa è la mia testimonianza firmata...tu sei Jorgos Kosmos...il vero e unico Jorgos Kosmos di questo universo, se vuoi posso cancellarti i ricordi che i romulani hanno indotto nella tua mente con l'inganno..."
Kosmos si alzò dal lettino "No...quei ricordi ora fanno parte di me, si sono integrati con la mia mente...non voglio dimenticare...voglio solo...il mio posto".



Cinque giorni dopo, comando della Flotta Stellare.

"Io...sono sconcertata..."disse l'Ammiraglio Sakura dopo aver letto tutta la storia nel rapporto del Dottor McChloe e aver parlato con Kosmos.
Si avvicinò alla finestra e guardò fuori, era una splendida giornata di sole.
"Capitano Kosmos..." usò il grado che gli era stato restituito rivolgendosi a lui "io non posso restituirle la USS Princess...il Capitano Weaver ha preso il suo posto e..."
Kosmos alzò una mano per fermarla "Signore, con tutto il dovuto rispetto, io non ho mai chiesto di riavere la Princess...io voglio solo essere reintegrato come Capitano e avere una nave..."
L'ammiraglio annuì e tornò a sedersi "Lei è un ottimo elemento Capitano, il rapporto del Capitano Weaver testimonia che anche nel periodo della sua...diciamo amnesia...lei è stato un ottimo primo ufficiale, non ho assolutamente nessun motivo per negarle il comando di una nave".
"Bene..." rispose a voce bassa tra se e se Kosmos.
"Io le darò una nuova nave Jorgos, una nave piccola ma potente..." gli passò il padd e Kosmos guardò la nave.
"E' una classe Nova...è più piccola dell'Intrepid...più vicino ad una classe Defiant come dimensioni".
In realtà gli importava poco delle dimensioni della nave, aveva pilotato un cargo, poteva anche comandare una scialuppa di salvataggio se era il caso.
Sakura sorrise "Si, è la USS Excellent, piccola ma molto potente, le affiderò missioni di controllo su alcuni pianete e di esplorazione...saranno missioni pericolose ed è per questo che conto sul suo 'istinto'. So che lei è un Capitano vecchia maniera, ama l'avventura....non è un passacarte..."
Kosmos sorrise sentendo quell'espressione, Sakura non era poi così terribile come la dipingevano, anche se la donna orientale alta poco più di un metro e sessanta, aveva qualcosa di imponente nel modo di porsi.
"Ho deciso anche di accettare la sua richiesta di avere il Tenente Comandante Sivaak come primo ufficiale...il suo curriculum è all'altezza del ruolo e viste le dimensioni ridotte della nave e il numero minore di membri dell'equipaggio, Sivaak sarà primo ufficiale e anche ufficiale scientifico della Excellent. In questo momento gli stanno comunicando il trasferimento" Sakura si alzò nuovamente e prese un the per entrambi dal replicatore "Per quanto riguarda il Dottor McChloe, non era molto dell'opinione di imbarcarsi nuovamente su una nave della Flotta Stellare, adorava il suo posto sulla Colonia e ha brontolato per circa due ore insultando lei e qualche generazione di suoi avi..."
Kosmos sorrise "....ma alla fine ha dovuto cedere alle mie richieste...beh...diciamo che ho usato alcuni cavilli del regolamento della Flotta Stellare che l'hanno obbligato..."
Jorgos alzò un sopraciglio "Questa non me la perdonerà di certo..."
Si avvicinarono e l'ammiraglio gli strinse la mano "Capitano Kosmos, bentornato, tra due giorni lei potrà prendere le redini della USS Excellent e recarsi ad un rendez vouz con la USS Princess per lo scambio di ufficiali."
Kosmos le strinse la mano "Grazie Ammiraglio..."

FINE

Torna all'inizio

<-- Crocevia degli Universi -->