di Chris Heaven
Jorgos si rigirò nuovamente nel letto.
Sentiva i muscoli delle gambe tesi e non riusciva a stare fermo.
"Cosa c'è che non va?" chiese la voce femminile proveniente dalla donna coricata al suo fianco.
Kosmos accarezzò il collo ossuto della cardassiana "Niente Zayla...niente di grave..."
Lei inarcò la schiena e lui osservò le splendide
forme, poi si soffermò sugli occhi della donna
"...sono solo un po' nervoso..." concluse.
Zayla sorrise " Non mentirmi Jog...non ci riesci mai..." gli sfiorò il torace con un dito "cosa ti sta gironzolando in quel cervello umano?" gli chiese con una punta di ironia.
Kosmos la abbracciò tirandola verso di se con vigore
"Dovrei essere tranquillo...sono in vacanza da alcuni mesi, eppure qualcosa
non va..."
Sentiva le labbra della cardassiana accarezzare il suo collo "Di nuovo
incubi?" gli chiese comprensiva.
"No..non è quello..."rispose misterioso.
Non si trattava di nuovo degli incubi sui borg, anzi,
Jorgos non sognava i borg da parecchi mesi, ma si trattava di squarci di una
vita che sembrava non appartenergli.
Lui era Jorgos Theseus Kosmos, proveniente da una diversa linea temporale, non
era lo Yorgos Kosmos che era stato Capitano della USS Princess ed era morto più
di un anno prima. Eppure da alcuni mesi aveva dei flashback che non gli
appartenevano, degli squarci di vita che non erano suoi, non facevano parte dei
suoi ricordi.
Erano cominciati poco alla volta con brevi lampi, poi sempre più frequenti e precisi, non poteva più trattarsi di una coincidenza.
Si mise a sedere e si passò le mani sulla barba, era ispida, ma da quando si era congedato non aveva nemmeno voglia di radersi, era diventato molto pigro e poteva vedere un accenno di pancetta "Oddio..il morbo dei 'comandanti...'" pensò riferendosi al fatto che il 90% dei comandanti e capitani tendeva ad ingrassare.
Zayla si stirò "Non hai intenzione di dormire
eh?" gli chiese guardandolo alzarsi.
Kosmos si avvicinò alla finestra "Non ci riesco..."
"E non vuoi nemmeno farmi un po' di compagnia?" aggiunse la bella
cardassiana.
Jorgos la guardò in tutto il suo splendore "Non è da me rifiutare
un'offerta del genere Zayla, ma devo fare alcune cose ora...scusami..."
Lei fece il broncio e si voltò cercando di prender sonno, Kosmos indossò i
suoi abiti civili e si avvicinò al replicatore
"Computer, una tisana di melissa betazoide, calda, molto dolce..."
il replicatore materializzò immediatamente la tazza
contenente la bevanda che Kosmos sorseggiò avvicinandosi al terminale del
computer.
Digitò un codice di accesso e attese che sullo schermo apparisse il simbolo
della Flotta Stellare.
"Computer vorrei contattare la Dottoressa Sara Geller, base scientifica M'benga...."
Alcuni istanti dopo apparve sul monitor il volto di una donna di colore "Jorgos...a cosa devo questa chiamata?" chiese la donna evidentemente stupita. Da quando Kosmos aveva acquistato un vecchio cargo e si era messo ad esplorare il quadrante, aveva tagliato fuori molta gente dalla sua vita e Sara era una di queste.
"Sara..ho bisogno del tuo aiuto..."
"Jog mi spaventi un po'..." rispose lei sincera
Kosmos sorrise "No, nulla di grave, ho bisogno di un parere medico e tu sei
una delle poche persone di cui mi fidi ciecamente..."
La Dottoressa Gellar ricambiò il sorriso "Non so se è un complimento o se
mi sto mettendo in trappola da sola...ma sono a tua disposizione Jog..."
Kosmos schioccò un sonoro bacio verso il monitor "Sei un tesoro
Sara...sarò sulla base entro domani..."
La donna scosse la testa "Ci vediamo domani Jog...Gellar chiudo.."
Sul monitor ritornò il simbolo della Flotta
Stellare.
"E così parti?" chiese la voce di Zayla.
"Credevo dormissi..." rispose lui
La donna era di fronte a lui coperta dal lenzuolo "Come posso dormire con
la puzza che emana questa tisana..." mormorò lei sedendosi sulle sue gambe
e spostando con un dito la tazza sul tavolino.
Kosmos rise "Si, devo partire Zayla, devo capire alcune cose importanti
della mia vita...ma tornerò..."
"Non ti credo..." rispose lei "...ma almeno fino a domani mattina
non mi importa" disse prima di costringerlo a tornare nel letto.
Il Cardassiano gonfiò le due protuberanze del collo piuttosto innervosito
"Umano, sono il Legato Saral, non sono interessato ai lasciapassare federali, preparati all'abbordaggio, non ripeterò di nuovo questo ordine..."
Kosmos non era per niente spaventato anche se reggere
il confronto con un incrociatore cardassiano non era facile "Legato Saral,
sono un ufficiale della Flotta Stellare e la sua è un'evidente violazione del
trattato di non belligeranza, potrebbe portare a conseguenze..." il cargo
tremò.
La nave cardassiana aveva sparato un colpo con i disgregatori a pochi metri dal
cargo.
"Come ho detto...preparatevi all'abbordaggio..." concluse Saral
sorridendo.
Kosmos lo guardò dritto negli occhi "Allora vuoi il gioco sporco..."
Digitò velocemente alcuni comandi "Computer alza gli scudi, manovra evasiva delta 2"
Il Cargo cercò di disimpegnarsi dall'incrociatore
che immediatamente alzò i suoi scudi e lo prese di mira con i disgregatori. La
piccola nave da trasporto tremò di nuovo
=^= Scudi al 75%=^= comunicò la voce del computer
"Computer punta i phaser sulle bocche dei disgregatori dell'incrociatore
cardassiano, fuoco a volontà"
Raggi phaser partirono dal cargo colpendo gli scudi dell'incrociatore senza
infliggere grossi danni.
"Dannazione!" Kosmos colpì con il palmo della mano la consolle.
Un altro contraccolpo fece fuoriuscire scintille da
uno dei pannelli
=^= Scudi al 52%=^=
"Computer convoglia tutta l'energia sugli scudi...manovra evasiva Alfa 4,
Delta 6...correzione di rotta random ogni 15 secondi..."
La piccola nave cominciò una serie di manovre a zig zag.
Un altro disgregatore li colpì
=^= Scudi al 44%=^=
La situazione non era delle migliori, gli scudi stavano cedendo e il cargo non aveva la manovrabilità di un runabout federale e tantomeno non aveva le stesse armi a disposizione.
L'unica possibilità era cambiare le regole.
"Computer individua una sacca di saridium nelle
vicinanze"
=^= Saridium individuato su rotta 451.2 =^=
"Traccia una rotta verso la sacca a massima
velocità..ora!"
Sentì il cargo quasi balzare in avanti mentre aumentava la velocità al
massimo.
Un contraccolpo.
=^= Scudi al 32%=^=
"Computer convoglia tutta l'energia agli scudi di poppa"
La luminosità dell'abitacolo diminuì visibilmente.
=^= dieci secondi all'ingresso nella sacca di saridium =^=
"Bene, vediamo ora come ve la cavate...."
La nave entrò nella sacca di saridium e tutti i sensori vennero disturbati.
"Arresto totale!" ordinò Kosmos.
Il cargo si fermò.
La nave cardassiana sarebbe entrata nella sacca in pochi secondi, doveva agire
in fretta.
"Computer punta i phaser nel punto di maggior
concentrazione di saridium e tieniti pronto a far fuoco al mio segnale"
=^= Tattica sconsigliata, il saridium...=^=
"Computer esegui!" lo interruppe Kosmos "odiosi questi
computer..."
Vide la nave cardassiana entrare nella sacca, non lo avevano individuato in arresto totale, i sensori erano disturbati dal saridium e sarebbe stato difficile trovarlo lì in mezzo..almeno per qualche minuto.
"Computer pronti ad attivare la curvatura e a
portarci fuori di qui appena dopo aver fatto fuoco...ADESSO!"
Un raggio phaser partì dalla prua del cargo e colpì il centro della sacca
appena a pochi chilometri dalla nave cardassiana, i motori a curvatura si
lamentarono ma scattarono in avanti...pochi istanti prima che il saridium si
incendiasse e colpisse la nave cardassiana.
Kosmos si rilassò sulla poltrona da pilota.
"uffff........"
si passò una mano tra i capelli "Computer, stato della nave cardassiana?"
=^= Danni al 78% dello scafo, scudi scesi al 10%,
danni ai motori...=^=
"Ok...va bene..ne avranno per un po'...computer traccia la rotta per la
base M'Benga...attivare!!!"
Jorgos si passò una mano tra i capelli come faceva sempre quando era sotto pressione "Si, ma qualcuno non troppo legato alle procedure federali e che possa farmi un favore..."
Sara prese un d-padd e richiamò un file del personale medico della Flotta Stellare, poi lo porse a Kosmos che guardò la foto "Che ne dici di lui?" chiese all'amico. Jorgos guardò la foto "Non so se sarà disposto ad aiutarmi, ma posso provarci..."
Lo vide da distante, non era affatto cambiato...o
meglio da quello che gli pareva di ricordare...ma perché ricordava?
"Balms?" lo chiamò.
Il dottore Lionel H. McChloe si voltò verso di lui "Jog?", un sorriso si
dipinse sul suo volto, poi fece una strana smorfia con il naso e si accigliò
"Mi avevano detto che un Kosmos era vivo...ma tu quale sei?" chiese.
Kosmos sorrise "Quello vivo direi...".
Risero entrambi e si abbracciarono.
Quando si staccarono McChloe lo guardò "Ma aspetta...se tu sei il Kosmos di
una realtà temporale diversa, vuol dire che anche nella tua linea temporale c'è
un McChloe e che siete amici anche voi due.." scosse la testa "queste cose
spazio-temporali mi fanno sempre venire mal di testa".
Jorgos si mise a sedere nello studio medico del dottore "Non lo so...Balms...non
lo so..."
Si appoggiò entrambe le mani sulla fronte "Mi sembra di impazzire, io sono il Kosmos di una linea temporale diversa da questa, non sono mai stato Capitano della USS Princess...eppure ho dei ricordi che stanno venendo a galla...esperienze che non ho mai vissuto...che ha vissuto il Kosmos morto sulla base di Laguna"
In modo molto professionale McChloe prese un
tricorder e lo passò vicino alla testa di Kosmos "hmmm...e questo ti succede
di frequente?" chiese con tono un po' preoccupato.
"Ultimamente si...i flashback aumentano...sto ricordando molte cose...troppe..."
rispose Jorgos "sono andato da un'amica...la dottoressa Sara Gellar...mi ha
detto che c'è una possibilità..." non concluse la frase e McChloe lo fece
per lui "...che tu non sia mai stato il Kosmos proveniente da una linea
temporale diversa.."
Kosmos annuì.
Il dottore si allontanò e iniziò a digitare dei comandi su una consolle "Devo
sottoporti ad alcuni esami...non sarebbe una cosa regolare...tu sei un ufficiale
della Flotta Stellare e dovrei contattare il comando..."
Kosmos lo guardò e il dottore sorrise "...ma d'altra parte...le regole sono
state create per essere infrante".
I Rajak stavano spingendo Kosmos,
Frost e Ad'har senza troppi complimenti verso la sala del reattore della base.
Bisbigliando per non richiamare l'attenzione dei brutali Rajak, gli ufficiali
della Princess cercavano
qualche buona idea per organizzare la loro fuga.
" Signor Frost, dobbiamo cercare
di reagire. Non possiamo permettere che Aaronn venga portato via
o ucciso dai suoi simili. Ha qualche idea ? " - chiese Kosmos al suo
ufficiale della sicurezza.
" Ci stavo pensando, Signore. Ma
non vedo altra scelta che una soluzione di forza.
Quel reattore non ci concede molto tempo per pensare ..... "
" Ok ... allora facciamo cosi' .
Noi due cercheremo di fare un po' di confusione, sperando che quei
Rajak siano più' stupidi che forti. Approfittando del trambusto Ad'har
cercherà' di portare via Aaronn .... "
" Si ..ma dove ? "
" Beh .... prima , passando, ho
notato un nostro scaltro amico blu nascosto dentro una conduttura ...... "
Kosmos cercò di parlare ai guerrieri. I Rajak gli ricordavano i Klingon, ma
molto più aggressivi e meno legati al concetto di onore. Il guerriero Rajak lo
spinse con violenza, poi prese una pistola simile ad un phaser e sparò ad Ad'har,
a Frost e infine rivolse il raggio verso di lui. Kosmos si gettò a terra
cercando di fare una capriola per rialzarsi, ma sentì il raggio bruciare sul
suo braccio. Il plasma ardeva come lava e gli sembrava che il braccio gli si
fosse staccato dal resto del corpo.
Con la coda dell'occhio vide Kalt Winter e un raggio teletrasporto portarlo via, era da solo.
Colpì con entrambi i piedi il
guerriero più vicino mentre si gettò sulla consolle del teletrasporto merci
che era nella sala macchine. Il reattore stava per esplodere, doveva calcolare
la distanza dalla Princess per potersi teletrasportare.
Il secondo guerriero lo aggredì alle spalle e lo scaraventò contro il muro. Il
braccio era pesante ed inutile. Jorgos lo colpì con la testa nello stomaco. Gli
sembrò di aver colpito una parete di metallo, ma il guerrierò si piegò in
due.
Aveva pochi secondi per gettarsi sulla pedana del teletrasporto. Saltò...
BUIO
ANCORA BUIO
POI UNA LUCE.
Vide il volto di una donna, una ragazza bionda
"Sharana..."mormorò Kosmos
trovando strano il suono della sua voce.
Cosa era successo?Dov'era?Non ricordava nulla.
"Dove sono?" chiese.
La ragazza gli accarezzò i capelli.
"Sei in infermeria amore..." rispose la bionda.
"Sono...ferito?" chiese Jorgos.
Lei annuì "Si...la USS Appalachia è stata attaccata dai Borg, ti abbiamo
tirato fuori da lì all'ultimo momento con un teletrasporto di
emergenza..ricordi?"
Kosmos scosse la testa "Ero su una nave della Flotta Stellare? Ricordo una
stazione...ma ricordo anche una nave...ero seduto al comando..."
Lei sorrise "Tu al comando?Ma Jorgos, tu sei un ufficiale scientifico...non
è possibile...quando ti hanno teletrasportato eri alla consolle dei
sensori..."
Kosmos si portò una mano al volto
"Non ricordo...è tutto così strano...sono confuso..."
La ragazza gli posò un dito sulla bocca "Non preoccuparti...ora riposa..io
tornerò tra poco..." si alzò e uscì dalla stanza mentre Jorgos chiuse
gli occhi.
Appena fuori dalla stanza Sharana riprese il suo aspetto, i capelli biondi
diventarono corvini e le orecchie divennero a punta "Allora?Come sta?"
chiese un soldato
"E' confuso" rispose la ragazza "ma riusciremo ad alterare i suoi
ricordi abbastanza da fargli credere quello che vogliamo...crede comunque che io
sia la sua amante..."
Il romulano annuì "La Tal Shiar sarà
contenta..."
Un secondo romulano più anziano intervenne nel discorso "Sharana...è
vitale che Kosmos creda di essere il Kosmos di questa linea temporale..."
"Senatore Parlek...ne sono pienamente consapevole" rispose secca la
ragazza "ma non voglio trasformarlo in un auroto (* zombie in romulano),
deve ricordare lentamente e convincersi di essere chi noi vogliamo che
sia".
Il Senatore si voltò "La fortuna ci ha sorriso, quell'uomo è apparso dal
nulla sulla base di Laguna che abbiamo conquistato da qualche mese. I rapporti
dei nostri uomini dicono che farfugliava qualcosa riguardante
un'esplosione...crediamo che un incidente al reattore della base nella sua linea
temporale e un teletrasporto l'abbiano scaraventato qui da noi...".
Sharana sospirò "E quindi per noi sarà facile sostituirlo con il Kosmos
che è appena morto e farlo lavorare per l'Impero Romulano..."
"Si ma dobbiamo fare in fretta..i ricordi devono essere impiantati il più
in fretta possibile...la Flotta Stellare cercherà Jorgos Kosmos e non possiamo
trattenerlo a lungo...il Dottore si occuperà dei ricordi..."
Sharana si accigliò "Ma è un procedimento lungo...se i ricordi vengono
inseriti troppo velocemente, possono anche sparire velocemente e portare il
soggetto ad uno sdoppiamento di personalità e...pazzia..."
Il Senatore la guardò negli occhi "Non ci interessa cosa accadrà dopo...o
per caso l'umano ti affascina Sharana?"
La ragazza fece una smorfia "Un umano?Non è possibile Senatore Parlek..."
In quell'istante la nave sobbalzò "Che
succede?" chiese il senatore.
Tirak comunicò con la plancia della nave "Ci stanno attaccando, sono...i
Borg!"
Il cubo borg voleva assimilare la nave romulana, ma l'Impero non era di certo
pronto ad arrendersi. Il fuoco del vascello romulano si fece intenso e colpì
più volte il cubo, senza provocare danni, li avevano individuati con
l'occultamento inserito, come potevano non aver trovato anche un modo per
adattarsi alle loro armi.
Jorgos sentì la seconda scossa "Cosa succede?" chiese alzandosi dal
letto.
Sharana lo afferrò per un braccio "Non preoccuparti...se la caveranno
anche senza di te.." rispose.
Ma un'altra scosse lo fece quasi cadere "Siamo sotto attacco..perchè non
suona l'allarme rosso?" .
Poi il suo sguardo si posò su un muro, sembrava che il muro stesse sparendo e
sotto poteva vedere una griglia gialla e nera.
"Siamo su un ponte ologrammi!" urlò voltandosi verso la donna
"Cosa diavolo sta succedendo?" le chiese afferrandola per entrambe le
braccia. Un'altra scossa.
L'infermeria sparì completamente e si trovò in una stanza nera con griglia
gialla. Aveva ragione, era su un ponte ologrammi e...Sharana...era una romulana.
I capelli biondi erano spariti lasciando il posto al caschetto nero. I tratti
del viso erano gli stessi, ma era una romulana.
La donna indietreggiò spaventata dallo sguardo di Kosmos e portò la mano al
comunicatore "Comandante Sharana a plancia..che sta succedendo?"
Una voce coperta da scariche di statica rispose "I borg comandante..ci
stanno facendo a pezz...ssss...zz...."
"Chi sei tu?" le chiese Kosmos parandosi davanti. La romulana scosse
il capo "non ora, i borg stanno cercando di assimilarci, dobbiamo
scappare" lui la fermò "E' un altro trucco?Tu chi sei?"
"Non ora Jorgos...non ora ti prego..fidati di me.."
Lui la guardò negli occhi, fino a qualche istante prima era stata la donna che
lui amava e in quegli occhi di romulana vedeva ancora quella scintilla. Non si
fidava di lei ma decise di tentare. Uscirono nel corridoio.
Erano su un falco da guerra romulano, la luminosità era bassa e i colori
verdastri. Iniziarono a correre.
Sharana impugnava un disgregatore, lui era disarmato.
"Dobbiamo raggiungere una navetta di
salvataggio" disse lei senza smettere di correre.
Poi improvvisamente si fermò...davanti a loro c'era un drone borg
"La resistenza è inutile, voi verrete assimilati..." disse il drone
con voce priva di emozioni.
Sharana sparò e il drone cadde. "Col cavolo!" rispose usando una
delle espressioni umane che aveva imparato stando al fianco di Jorgos in quelle
settimane.Ripresero la loro corsa, ma appena voltarono l'angolo trovarono un
altro drone borg.
Doveva esser stato un andoriano, si vedevano resti di pelle azzurra in mezzo
agli innesti meccanici. Roteava il braccio con punte affilate e puntava su
Kosmos e Sharana un occhio con una luce rossa.
La romulana sparò, ma questa volta il raggio del disgregatore si infranse su
uno scudo personale del drone. Evidentemente si erano adattati.
"La resistenza è inutile..." disse anche questo drone. Sharana gli
saltò addosso e lo colpì con forza costringendolo ad indietreggiare.
"Scappa!!!" urlò a Kosmos, ma Jorgos non voleva lasciarla morire. La
donna venne sbalzata contro il muro dal drone che si voltò verso Kosmos giusto
in tempo per ricevere un calcio in pieno volto.
Con le mani unite colpì il drone alla schiena e allo stomaco. Ma le braccia
vennero bloccate da una mano biomeccanica. Un altro drone era arrivato dietro di
loro.
Spinse Kosmos contro il muro, proprio di fianco a Sharana. La donna aveva il
primo drone praticamente addosso e filamenti metallici le stavano entrando sotto
la pelle da una mano del borg...la stava assimilando.
"Jorgos..." mormorò Sharana, lui la guardò "io...ti
amo..."
In quell'istante anche Kosmos sentì le fibre metalliche impadronirsi del suo
corpo...sentiva la vita scorrere via e il suo corpo cambiare "No io sono
Jorgos Kosmos...Capit...Comandante della Flotta Stellare...io sono Jorgos Kosmos
"urlò con tutto il fiato che aveva in corpo "io sono...Jor...gos....Kosmos...io...sono...3di5!".
Raccontò tutto a McChloe, gli raccontò di Laguna,
dei Romulani, di Sharana...dei Borg.
Il dottore gli passò un padd "Questa è la mia testimonianza firmata...tu
sei Jorgos Kosmos...il vero e unico Jorgos Kosmos di questo universo, se vuoi
posso cancellarti i ricordi che i romulani hanno indotto nella tua mente con
l'inganno..."
Kosmos si alzò dal lettino "No...quei ricordi ora fanno parte di me, si
sono integrati con la mia mente...non voglio dimenticare...voglio solo...il mio
posto".
FINE