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Sivaak: Sensazioni vulcaniane

USS Princess - Ponte 2, alloggio di Sivaak

Affascinante.... Provare sensazioni così devastanti in un sogno. Non ne avevo mai provate di così forti se non quando, adolescente, ho dovuto sostenere il mio tal-hot su Vulcano....
Questi pensieri però non potevano né dovevano distogliere il vulcaniano dal suo dovere, mancava circa un'ora al suo prossimo turno. Entrò nella cabina della toilette ed azionò la doccia ad ultrasuoni.
La sensazione di calore che si propagava lungo il suo corpo e la climatizzazione dell'ambiente del suo alloggio, simile a quella di Vulcano, ebbero un effetto rilassante.
Visto che mancava ancora del tempo Sivaak pensò di andare al bar di prora.


USS Princess Bar di Prora

Entrando, vide alcuni dei suoi colleghi seduti intorno ad un tavolo, con stupore notò che c'erano tutti quelli di cui aveva "percepito" i sogni.
"Salve Sivaak, che cosa posso servirti?" Disse Liry rivolta al vulcaniano.
"Un the terrestre alla menta di tipo arabo con cristalli di zucchero grezzo, a parte."
Liry si voltò per preparare la bevanda e Sivaak chiese:" come mai la maggior parte degli ufficiali di plancia sono riuniti qui? Stanno preparando dei festeggiamenti o cos'altro?"
"Oh no, no - rispose Liry con un sorriso - è solo che tutti quelli che sono sbarcati hanno avuto degli incubi e per esorcizzare le loro paure ne stanno discutendo..."
"Interessante - disse Sivaak - esorcizzare la paura attraverso la comunicazione, la condivisione pubblica dei pensieri...gli umani dicono....mmhh ..mal comune mezzo gaudio...... noi su Vulcano invece usiamo la meditazione per raggiungere il Kolinhar, lo stato di puro pensiero logico. Se si ottiene il Kolinhar, la paura che è la più forte delle emozioni, non ha ragione d'esistere e.....
"Anche tu eri in franchigia Sivaak?" l'interruppe Liry...
"Si, sono andato a vedere un concerto"....
" ed hai visto dei bellissimi esseri simili a farfalle..."
"Si, perché?"
" Ti consiglio di parlare con i tuoi amici, Sivaak- disse Liry porgendogli il the e lo zucchero: vedrai ...anche tu ne trarrai giovamento..."
Incuriosito, inarcando il sopracciglio, Sivaak si diresse verso il tavolo dei suoi compagni.
"Vieni Sivaak" disse PK " vorrei il tuo parere, amico mio...."
"Su cosa?" disse Sivaak sedendosi tra gli ufficiali di plancia
"beh tutti noi, tutti quelli che erano in franchigia ieri ed anch'io, seppure non mi sono mossa dalla nave, abbiamo avuto degli incubi....Tu che sei sempre così razionale, misurato puoi darci una mano a capire?"
La sorpresa nel volto del vulcaniano si manifestò con il solito inarcamento del sopracciglio.: "Stupefacente - e con tono sommesso aggiunse - Devo confessarvi che anch'io ho avuto un sogno.... singolare".
"Anche tu?" disse PK " Beh raccontalo...".
PK in quel momento apparì al vulcaniano incredibilmente somigliante alla sua promessa, T'Chin.
Forse per quel motivo, credendo di parlare di pensieri così intimi ad una donna con la quale a breve avrebbe condiviso l'intimità, che Sivaak iniziò a raccontare.......


USS Princess -Data astrale 59320.9 Alloggio del Sottotenente Sivaak - ponte 2

I pugni di Pk batterono contro la porta del mio alloggio. La voce di PK
"Sivaak apri la porta ..SIVAAK APRI!!!"
Silenzio.. presto interrotto da un rumore metallico dietro la porta. Apro la porta. Sono stanco, il mio respiro è affannato e mi muovo a fatica tra le macerie delle suppellettili e degli oggetti che in un impeto d'ira ha rotto ovunque nella mia stanza. Anche la mia lira ed il premio D'Ver per il miglior compositore del conservatorio di Shi Kar non sono stati risparmiati dalla mia furia distruttrice. Scacchi sparsi ovunque, un dom jot in pezzi.
La stampa della olofoto che ritrae me ed il mio amico e compagno d'accademia Kassam nel giorno del diploma era quasi irriconoscibile.
"Che cosa vuoi PK?" ansimando come un atleta stremato dalla fatica nel raggiungere il traguardo
"Ma che è successo qui dentro Sivaak, ..ma tu stai male! Ora chiamo il dottor Hunt!
"NO" ringhio "NOOO, Io sto Beneeeeehhh (iniziando a singhiozzare), VATTENE VIA, VIAAAAA" cercando di spingere Pk verso la porta.
Pk tocca il suo comunicatore e chiama Hunt in aiuto.
Un ronzio fastidioso come uno sciame d'api s'insinua nelle mie orecchie.
Hunt risponde facendo una battuta sulla mia salute e sulle mie orecchie a punta, non perdendo l'occasione di essere galante anche con PK

Hunt arriva molto presto e lo spettacolo che si trova innanzi lo lascia a bocca aperta: non aveva mai visto tanto disordine, macerie di suppellettili all'interno di un alloggio di un ufficiale; per di più mi vede avvinghiato a PK che subiva senza alcun effetto una mia poderosa stretta vulcaniana , mentre ringhio ed ansimo come un mugato.
Hunt sempre più esterrefatto per un momento trasale; poi realizza che PK come ologramma non può subire danni ed aspetta che io gli volga le spalle per agire Con una siringa ipodermica mi nebulizza qualcosa, forse un calmante perché pochi attimi dopo con un rantolo stramazzo a terra come se la forza indotta anche dai nervi fosse sparita d'incanto.


Infermeria

Soffitto bianco.
Il "blip" ritmico delle funzioni cardiache sul pannello medico scandiva un tempo infinito senza misura.
Penso - "Che cosa mi succede?"
Lacci . Ai polsi, agli avambracci, al busto, alle gambe. Legato....Perché?
"Ri-olozhikaik ; ..tsuri-kek.., riyeht-aitlun Zherka PTHAK PTHAK PTHAAAAAAAAK"
( traduzione: illogico... normali funzioni.. Compulsione ..paura PAURA PAURAAAAA)
Il blip delle funzioni cardiache era quasi impazzito, la Jennings sta per iniettarmi un'altra dose di calmante ma Hunt la ferma.
Mi aveva somministrato una dose che avrebbe steso un elefante terrestre proprio 10 minuti prima e comprese che sarebbe stato meglio non minare ulteriormente la mia seppur robusta fibra di vulcaniano.
Mani che mi accarezzano il viso ed il volto di PK che mi sorride.
"Tevakh .. Ek'Tevakh.." Ripeto con una voce tremolante, quasi una cantilena. (trad.: Morti. Tutti Morti)

"Beh qui bisogna agire senza medicine" - dice Hunt esaminandomi con il tricorder -". ci vuole un esperto. Sicolek è mezzo vulcaniano forse può essere d'aiuto."
Lo chiama pregandolo di raggiungere l'infermeria.


Pochi minuti dopo ..

Sicolek, anch'egli incredulo al racconto del dottore, mi vuole vedere. Non crede che si tratti del mio ponn-farr. Prova su di me un esercizio di rilassamento nervoso anche se il dottore vorrebbe che Sicolek si fonda con la mia mente.
"Respira profondamente Sivaak, respira..respira.. ora sei su Vulcano. Sei su T'Lak .. Eridani 40 Sivaak, Shi Kar la tua città.. L'Accademia .la vedi?... La tua lira...la tua musica... la senti?.. "
Le parole assieme alla pressione leggera ma decisa delle dita del romulano-vulcaniano stanno avendo il loro effetto.
La calma, irreale, torna in infermeria.

Sivaak, amico mio -disse PK fino ad allora rimasta in silenzio in un angolo- che è successo?
"Pthak..." - dico con un filo di voce - " pthak ..paura."
"Tu??? Paura???" mi sento apostrofare in coro mentre i quattro astanti mi guardano.
Nessuno mi aveva mai guardato così. La loro preoccupazione è evidente e la percepisco tutta, come naniti che si insinuano dentro di me e divorano la mia mente.
Dolore.
Queste sensazioni, i sentimenti mi provocano un immenso dolore.
Insopportabile.
Cerco di recuperare il mio autocontrollo, sembra un'impresa disperata ma io devo riuscirci.
Altrimenti potrei morire.
" Si, paura, e non capisco..Ri-olozhikaik .. è illogico.. Ho visto tutti i vostri pensieri, ho vissuto tutte i vostri sogni ..ho condiviso tutte le vostre paure.. le vostre perversioni.. Non potete immaginare quanto sia .. Dolorosoooo. La mia mente .. Senza barriere. senza protezione.. Dovevo..SFOGARMI.. "
Mi agito e ricomincio ad ansimare. Ma i lacci e quei maledetti nodi robusti mi trattengono come una ragnatela Tholiana .. poi memore degli esercizi di meditazione inizio a controllare il respiro... Ha effetto, almeno per ora.

- Pk, io ho vissuto in ognuno di voi, per pochi minuti la mia mente ha vissuto in voi..

- Tu dottore, anzi NOI dottore.. Abbiamo paura di restare soli.. Vorremmo amare una sola donna che ci dia tutte le diverse sensazioni che abbiamo provato giacendo con molte di loro.. Noi abbiamo paura della morte, di essere seppelliti senza che nessuno versi una lacrima perché non ha mai provato amore per noi, ma solo opportunismo per una perfetta macchina del sesso e del piacere ... la soluzione forse è sublimare??

- Stonewall, Noi fieri Klingon, . Guerrieri con onore in mille battaglie, di clan fedele all'Impero il nostro balteth fende colpi e massacra i nemici. con il sangue e la forza conquistiamo il nostro diritto a sopravvivere.
Onore o Morte!
Ora non c'è onore per noi; non abbiamo capito i problemi dell'equipaggio e non abbiamo fermato la follia omicida di Kalt; la furia vendicativa di Navarro su McMenox, Sed e Sicolek che terminano le routines di PK, proprio ora che stava acquisendo una dignità di essere vivente e senziente.
Vigliacchi!!

- Si vigliacchi, anche quando hanno ucciso Hunt,... Sicolek ancor più vigliacco perché vuole distruggere le facoltà neurali del simbionte trill di Sed..

- Noi non abbiamo potuto evitare la catastrofe.. ma... cosa importa ormai, stiamo ballando nel sangue dei nostri amici ..

- Sangue.Sangueeeee Weaver e Kosmos si uccideranno ed io farò in modo di comandare questa nave. Ucciderò anche quell'impicciona bajoriana, bah che razza inutile. i Cardassiani dovevano eliminarli tutti..
- Ora siamo Kalt, solo.. Disperato...senza discendenza.. pena per la mia amata ormai dispersa ..corpi fusi tra le rocce ..bagliori di quarzo e macchie di sangue... polvere e buio..
- Ora siamo Zivet, e vivo il suo sgomento.. Quella donna che appare e poi scompare.. che vuoi dirmi? Perché non mi parli ? perché sorridi e sparisci? Perché scompare l'equipaggio? .. Chi sei? Mi hai lasciato solo, solo a governare una nave che era piena di amici, che era VIVA!!!! Maledetta!! Dov'è finito l'equipaggio?? Assassina!!!!!

- Ora è PK in me, quei pensieri così ordinati .. Mi danno calma. finalmente, ma percepisco la nostra stanchezza...la Pthak Plak-tow , la febbre del sangue, il rimorso per aver ucciso I piccoli Aaron e Nathan..

- Ora siamo in te Umano Scozzese. Guerriero per forza, costretto a combattere senza motivo. Ogni uccisione è illogica.
Ri k'olozhika stau lof-fam; Ri k'olozhika stau lof-fam (È illogico uccidere senza ragione)

Le mie orecchie percepiscono la mia voce, ora la mia mente riesce a comprendere compiutamente il senso. La mia mente ora sta tornando ad essere una con il mio spirito... mi rilasso.. respiro piano... chiudo gli occhi.. non senza vedere una fluida ombra scendere dagli occhi di PK (forse una lacrima?).
Riposo
Sonno..
Sogno..
T'Lak .. Il deserto...Un essere familiare vestito di bianco mi si avvicina.
Indosso la mia tunica color panna e bordature dorate.
"Dif-tor heh Smusma; Sivaak" (vita lunga e prospera Sivaak)
"Dif-tor heh Smusma , Surak," (vita lunga e prospera, Surak)
Nam-tor kusut u'vel t'kashek. Kup-putash-tor kashek. (Le sofferenze sono una creazione della mente. La mente può essere controllata).
Annuisco.
Ti kilko-srashiv kitok-wilat, Sivaak. (Le risposte sono in un altro luogo, Sivaak)
Il mio sopracciglio si inarca ma non dico una parola. Non capisco
"Dungi tu sahrafel, Sivaak T'Lakeshu?" (Non credi in me, Sivaak di Vulcano?)
"Kup-fai-tor ri ruhm Vuhlkansu ri-Fainu" gli rispondo (non sempre i vulcaniani possono conoscere l'ignoto)
Silenzio..
Poi, tirando fuori dalla sua sacca una divisa, la mia divisa starfleet mi dice: "Rubah - gehnli tor-bosh t'ek'nam . Dif-tor heh smusma Sivaak" . (Il cambiamento è il processo essenziale dell'esistenza. Vita lunga e prospera Sivaak).
Prendo la divisa.."Dif-tor heh smusma Surak" .
Surak diventa sempre più evanescente mentre in lontananza vedo una bellissima farfalla multicolore allontanarsi leggiadra e silenziosa nell'atmosfera rarefatta di Vulcano.
Apro gli occhi.. il mio alloggio.
Ogni cosa in ordine.
Come sempre.
La mia lira vulcaniana ed il premio D'Ver per il miglior compositore del 534° corso del conservatorio di Shi-Kar fanno bella mostra di sé nella parete più larga della stanza. La mia olofoto con Bairam è sempre li.. Tutto è sempre stato lì..
Anche se ora so che nei nostri sogni ci può essere un fondo di verità: sembra illogico ma spesso è vero.

Pthak svi'zherka - dan-karik heh dan-khrashik (la paura è la più forte e la più violenta delle emozioni.)

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