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L'antefatto

Stazione spaziale DS13, la passeggiata

" Guarda Kalt, guarda quella bottega di souvenir! Oddiomio che scarpe meravigliose in quel negozio d'abbigliamento! E quella sciarpa.... "
Windy Sommer stava trascinando il marito da quasi due ore, di vetrina in vetrina, per la zona commerciale della stazione e la pazienza di Kalt Winter aveva superato i limiti di tolleranza boliana (e se per questo anche umana).
L'ufficiale navigatore della USS Princess aveva sperato di trascorrere il giorno di franchigia in altro modo, magari una romantica simulazione olografica e un pranzetto a due in un localino esotico.
Difatti era la prima occasione in cui Windy si era lasciata convincere ad affidare i gemellini alla nursery di bordo per una "intera giornata", ma gli eventi erano sfuggiti di mano al barbuto ufficiale ed ora, i piedi gonfi e le braccia ingombre di pacchetti e pacchettini, si ritrovava a far da "cavalier servente" e a dover sopportare i vezzi (femmine!) della moglie.
Prima c'era stato il tatuaggio luminoso - " Ti prego, Kalt, e' troppo bello. Ne voglio assolutamente uno... poi ti faro' scoprire dove intendo farmelo disegnare..." - Poi il concerto di musica operistica klingon (una vera tortura!), infine lo shopping nella confusione dell'ora di punta.
E fu proprio il silenzio improvviso ad attirare l'attenzione di Kalt.
Come per magia la folla festante si fermo' come congelata dall'apparizione di un gruppo di creature aliene.
Umanoidi, asessuate, avanzando leggere, quasi sfiorando il ponte, vestite di seta tholiana, bellissime creature, (quasi angeliche, qualcuno avrebbe poi detto), attraversarono la passeggiata della stazione, per poi dirigersi nella zona degli alloggi.
E i gruppi di persone che incontrava il silenzioso corteo non potevano fare a meno di aprirsi al loro passaggio e di ammirare a bocca aperta le "farfalle colorate" che stavano sfilando dinanzi ai loro occhi.
" Ouch! "
Fu il gomito di Windy, (una forte botta allo stomaco) a far ritornare Kalt alla realtà - " Sei un porco! Ti si vede un filo di bava pendere dalla bocca! E proprio quando sei insieme alla madre dei tuoi figli! " -
Ma in cuor suo anche Windy era rimasta colpita dallo spettacolo.
Il pomeriggio successivo all'evento trascorse comunque sereno per i coniugi Winter e per tutto l'equipaggio della Princess in libera uscita.


USS Princess, alloggio dei guardiamarina Kalt Winter e Windy Sommer, il giorno successivo

" Sveglia pigrone, e' ora di prendere servizio. "
" Sai Windy, mi piaci al mattino, quando ti stiracchi, nuda nel letto! "
" Sei il solito vecchio sporcaccione, Kalt Winter "
Ma il sorriso di Windy lasciava comprendere ben altro...


USS Princess, plancia, turno alfa

Solo durante il primo turno di guardia Kalt si ricordo' del sogno che aveva fatto.
Non proprio un sogno, un terrificante incubo.
Gelida, una goccia di sudore percorse la schiena del boliano, ma ancora piu' sconvolgente il fatto che un'impressione stralunata era dipinta sulla faccia di tutti gli ufficiali di guardia.
Nessuno osava parlarne, ma molti, tutti quelli che avevano assistito al passaggio delle "farfalle" il giorno prima, avevano poi avuto incubi notturni spaventosi.


USS Princess, bar di prora, quella sera

" Ciao Kalt, cosa ti posso servire? "
" Ciao Liry, qualcosa di forte, te ne prego... "
" Problemi con Windy o con i gemellini? "
" No, solo un brutto sogno... "
" Non sei il solo a quanto pare... ecco, questo e' vero brandy denebiano, riserva speciale... "
" Grazie Liry, ne ho proprio bisogno. "
Da uno dei tavoli giunse un richiamo: - " Kalt, unisciti a noi! "
" Buonasera dottore... si, vengo volentieri. " - e mentre parlava Kalt si accorse che una goccia del liquido ambrato si era rovesciata dal suo bicchiere per il tremore nervoso della mano.
Lo accolse una serie di sguardi comprensivi: - " Non ti preoccupare Kalt, " - continuo' il dottore - " noi tutti abbiamo sognato qualcosa di terrificante: e' l'effetto delle "farfalle ", creature empatiche che riescono a ripescare, dal fango del subconscio di chi li incontra, le paure piu' nascoste. L'unica terapia e' raccontare il sogno, e berci su un buon bicchiere. Signori, chi vuole iniziare? "

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